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lunedì 31 ottobre 2016

FILE di LIBRI o LIBRI di FILI?

  Vogliamo qui proporre un compendio di libri per l'infanzia (ma perchè no? anche per adulti) che sono percorsi da uno o più fili. Non è importante se questo filo è concreto o esiste solo nella realtà della narrazione: ci interessa creare un "catalogo" attraverso il quale comparare i diversi tipi di narrazioni e di messaggi che si possono costruire attraverso il tema dei fili e, soprattutto, dedurne le valenze comunicative ed educative.

Hai in mente qualcosa che per ora non compare tra i titoli qua sotto? Scrivici :)




Iniziamo con un semplice assunto: un filo può essere tante cose. 
IL FILO ROSSO, di Francesco Pittau e Bernadette Gervais, è un filo che “si srotola piano piano dal suo gomitolo” e che ci invita a seguirlo. Tra diverse forme, orientamenti, direzioni e... garbugli, ci permette di scoprire la natura cangiante e flessibile del filo, che può modificarsi e cambiare fino a diventare molte cose...
EDIZIONE: Castoro, 2005.






Un altro filo che si srotola e che ci cattura nella magia del suo dispiegamento è quello del bellissimo leporello double-face SUR LE FIL di Ilaria Demonti: un filo che diventa una traccia, una scia, una fune, un cavo, una linea, tutti accomunati dalla volontà di estrarre fili dall'enorme varietà d'usi del nostro quotidiano e di riportarli alla nostra attenzione.




EDIZIONE: Lirabelle, 2014.

L'idea del Filo rosso, o del fil rouge per dirla alla francese, è un'espressione che per antonomasia indica un legame che unisce fatti, circostanze o oggetti: deve la sua fortuna a Goethe, che lo usò in Le affinità elettive come esemplificazione dei legami che più o meno casualmente nascono tra le persone. Ma come espressione ha un origine molto più lontana e, per certi versi, molto più pratica: è legata infatti alla tradizione marinaresca, in quanto per districare le gomene di una nave si seguiva un filo rosso che rendeva possibile separare l'una dall'altra le corde aggrovigliate. 


                                      
È questa l'idea della collana FILO ROSSO di Artebambini: sia in LA CITTA' che in IL GATTO E LA LIBELLULA un cordoncino rosso accompagna la narrazione, perdendo flessibilmente la sua identità primaria e svolgendo molte altre funzioni.

Artebambini, 2014.

Artebambini, 2014.
In LA CITTA', la narrazione diventa ancora più interessante, giocandosi tra luci e ombre, tra contrasti cromatici, tra Negativi-Positivi, come direbbe Bruno Munari: c'è una possibilità di double-focus, in cui l'importanza degli sfondi, dei posizionamenti e delle sovrapposizioni è ciò che col filo guida una storia priva di parole. Il cordoncino che lo attraversa costituisce una sorta di facilitazione all'opera di uno story-making obbligato, dato che le parole “leggere sono volate via la prima volta che il libro è stato aperto” e delle immagini non resta che l'ombra.



PER FILO E PER SEGNO, di Luisa Mattia e Vittoria Facchini.
Silvia, divoratrice di storie, sapeva che ognuno aveva qualcosa da raccontare; sperava che giovani, vecchi e bambine passassero sulla sua via per raccontarle un nuovo aneddoto, un'avventura speciale. Un giorno però si rese conto che le storie erano troppe da ricordare e cominciò a collezionare i fili persi della sarta del paese, per pescare nuove storie con l'ausilio di questa rete. I fili si intrecciavano e si intrecciavano le storie, ma lei sapeva che, leggendo i racconti a bambine e bambini, ognuno di quei piccoli fili avrebbe richiamato alla sua memoria qualcosa...

 
EDIZIONE: Donzelli, 2012.

Allora il filo diventa simbolo di qualcosa, come FILO, protagonista del libro di Fabio De Poli e Andrea Rauch: egli è simbolo di un bambino spaurito, che ha paura del diverso, che teme l'ignoto; soprattutto, come un bambino, cerca la sua identità: è il cordone di un aquilone, è un filo di nuvole bianche, è un filo di tè che esce dalla teiera... Ma è sempre Filo.

EDIZIONE: La Biblioteca Junior, 2008.

A volte il filo decide di essere semplicemente un filo, un filo da non perdere. NON PERDERE IL FILO, di William Wondriska è la storia di un filo leggero e sottile, che circonda, lega, allaccia, costringe, annodata i protagonisti della storia. Perchè? Beh, questo lo scoprirete solo in fondo al libro ;)



EDIZIONE: Corraini, 2010.

"Dappertutto ci sono fili.
I fili sono diversi, come sono diverse le persone.
Possono essere sottili e forti, leggeri e robusti.
Certi fili si chiamano legami.
Sono invisibili ma molto tenaci.
Le strade sono fili che uniscono le persone.
Ci sono fili che è bello seguire
per scoprire che cosa c'è in fondo...”


FILI, di Beatrice Masini e illustrato da Mara Cerri è un libro soffice e ovattato. I fili passano di mano in mano, legando una bambina distratta a un bambino impaziente e il bambino impaziente all'uomo dei braccialetti e l'uomo dei braccialetti a un povero venditore di braccialetti. I fili vengono abbandonati e poi raccolti, smarriti e ritrovati, intrecciati e sbrogliati. La forte magia di legami nascosti tra protagonisti inconsapevoli che senza saperlo lasciano qualcosa l'uno all'altro.


EDIZIONE: Arka, 2004.

Lo stesso succede per il piccolo protagonista di C'E' UN FILO, di Manuela Monari e Brunella Baldi, che pian piano, esperienza dopo esperienza, osservazione dopo osservazione, assume consapevolezza della presenza di un filo che lega tutte le cose “unisce me alla mamma, me e la mamma al papà. Noi alla nostra casa, la casa alle altre case”. A sua detta è “una specie di ago trasparente che cuce insieme tutto”, ma qual è il suo nome? Per la mamma sia chiama Amore, per il papà RAGIONE, per la maestra VERITA': non possiamo saperlo, sappiamo solo che “se mi perdo mi riattacco al filo e, op, mi ritrovo. È che tutto è come deve essere”.



EDIZIONI: San Paolo, 2010.

Un altro libro che narra di passaggi e di scambi, con la delicata purezza di un bambino è IL FILO ROSSO, raccontato da Anne-Gaëlle Balpe e illustrato da Eve Tharlet.
Felicino conserva un filo rosso che si è staccato dalla testa di una bambola: per lui è come se fosse un grande tesoro. Nel suo cammino, però, gli viene chiesto di separarsene e di concederlo a un piccolo uccellino che lo utilizzerà per il suo nido. Una piccola grande prova per diventare adulti e per capire l'importanza della generosità e dell'aiuto. Il buon cuore di Felicino verrà ricompensato con altri doni, finchè il filo rosso tornerà da lui.

è molto più di quello che pensi! […] Questo filo ha reso felice un uccellino, ha permesso a una formica di tornare a casa e, tra poco, sazierà dei cuccioli affamati...”.




Ecco qui uno dei miei libri preferiti, l'unico, forse, in cui il protagonista è un filo, pur senza essere nominato. IO ASPETTO, di Serge Bloch e Davide Calì, è la storia della vita. Sì, della vita: non di una vita. Perchè narra i grandi momenti, tristi e felici, attraverso cui tutti noi passiamo e che in un certo senso ci uniscono. Un nuovo nato in famiglia, le feste di compleanno, i regali sotto gli alberi a Natale: le cose che tutti aspettiamo con trepidazione e che, nel bene e nel male, ci fanno sentire vivi.


Se si costruisse la casa della felicità, la stanza più grande sarebbe la sala d’attesa” - Jules Renard.


EDIZIONE: Kite, 2015.

Ma a volte sono i libri più semplici che riservano una sorpresa...
Tra i Prelibri di Munari spunta qualcosa...


Spunta qualcosa proprio dal numero 1...

EDIZIONE: Corraini, 2016.

La storia di fili continua...

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