"Ad Amman è praticamente impossibile trovare una via dritta e pianeggiante" recita Lonely Planet. Come darle torto...
I famosi colli rendono l'affermazione quasi eufemistica.
Eppure non mi arrendo e sfido la sorte affidandomi a un'altra sacra Bibbia del turista: Google Maps.
Secondo Google Maps, ogni attrazione turistica sembra essere al massimo 2 chilometri da casa mia - avevo già fatto vanto di abitare in uno dei quartieri più "in" di Amman?
Quindi, perché non andare a piedi, così da avvolgermi nella vera vita Giordana?
Il problema è che la mia brillante accomodation si trova proprio al top del colle - a dirla tutta, "Jebel - جبل" in arabo significa "monte", ma da buona Valtellinese minimizzo, non sarà mica una montagna...
Così, essendo la mia partenza nel punto più alto, bisogna scendere dal colle...
Le macchine sfrecciano e mai frase fu più vera di "i Giordani usano il clacson per comunicare". I Giordani fanno un uso molto "polisemico" del clacson: noi di solito lo usiamo per insultare qualcuno, invece qua lo usano per dirti che puoi attraversare la strada, per ringraziare l'autista di fronte di averli lasciati passare, per invitarti a spostarti....
Ma l'uso più simpatico è un altro: siccome non è buona abitudine rispettare le precedenze o fermarsi allo stop, quando sono in prossimità di un incrocio, loro suonano, così da segnalare che stanno per buttarcisi in mezzo.
Insomma, penserete che questa è la colonna sonora dei pedoni di Amman, e invece no: sovrapponeteci il muezzin, il venditore di pomodori, quello di melanzane - che quando si incrociano amplificano la melodia - e avrete la soundtrack ufficiale!
In tutto questo devi dare retta ai bambini, che, come detto ieri, sono abbastanza impegnativi, e ai taxisti, che appena ti vedono intenta a fare una foto, ti fischiano per avere l'onore di scattartene una....
Camminare ad Amman non è semplice perché i marciapiedi, che pure ci sono, vengono costantemente occupati dai proprietari/affittuari/venditori limitrofi con le più improbabili cianfrusaglie: c'è un'incredibilmente elevata percentuale di antiquari, "restorer" e tappezzieri che cercano di riportare in vita pezzi di consumismo defunti almeno dai tempi di Kennedy.
Si aggiungano tutte le cose che possono improvvisamente penzolare sulla tua testa mentre cammini.
Penserete che, a questo punto, io possa essere arrivata alla mia meta, e invece no. Sono solo giunta in fondo al colle, tocca risalire su quello di fronte.
Ma anche questa è un'altra storia di Vita, che ovviamente ho deciso di ambientare in un'assolata giornata di fine agosto, in cui gli unici frequentatori di strade alle 3 di pomeriggio sono le lucertole e qualche vecchio incartapecorito dal sole. E io, naturalmente.😉
Un'altra storia, dicevamo, che si intitolerà: le salite di Amman ;)
Nessun commento:
Posta un commento